Preparazione alla tempesta (#228)

Ritorna alla home page od al BLOG index
19/03/09 Ieri prima assemblea sindacale.

E' l'iniziazione, per i miei colleghi. Io sono stato esternalizzato e da consulente sono un "esterno", per utilizzare la terminologia Nokia, ma non poso vedere da esterno la situazione: la rivivo.

Ho anche l'occhio allenato, l'esperienza e la conoscenza dei miei (ex) colleghi per capire bene come può evolvere la situazione.

Si parte prendendo coscienza della mazzata. Bisogna capire che molti miei colleghi tecnici sono un pò vittima della sindrome della Torre d'Avorio: Io sono specializzato, Nessuno Mi Rimpiazza, Il Prodotto Va Bene e di conseguenza Il Mio Stipendio E' Buono e io vado bene.

CI VUOLE TEMPO per digerire la mazzata. La prima assemblea prepara il terreno, e serve da termometro. Io ho visto (di nascosto) una parte di essa. La temperatura inizia a salire, direi. Al mio turno, lo dico senza sentimento di rivalsa, il supporto degli altri colleghi fu limitato. Eravamo 40 su 600, bruscolini.

Ora, uno su tre rimarrà al 1 Gennaio 2011. E, secondo me è una ipotesi più che verosimile, ne rimarranno 20-30 al 2013. Giusto perché c'è Telecom, che è uno di più grandi operatori europei.

Le teste calde, poche per ora, sono venute fuori. Gli altri, comprensibilmente, hanno paura di mettersi in gioco.

Facciamo ora una piccolo profilo: il mercato del lavoro è in sofferenza con la Crisi. Una persona tecnicamente preparata ma specializzata in un mercato piccolo come le TLC in Italia, troppo giovane per la pensione e troppo vecchia per il Mondo Esterno, con lo stipendio che prende, dove andrà a finire? Quante persone di questo tipo saranno in giro entro il 2010? Parecchie, visto che li conosco bene.

Cito una frase, non dico di chi per evitare fraintedimenti: non esiste avversario più pericoloso di chi non ha nulla da perdere. Quando le letterine inizieranno ad arrivare, i nodi verranno al pettine e quella che è una fine triste ed ingloriosa fa molto in fretta a diventare qualcosa di peggio.

Speriamo che qualcuno pensi ad una transizione diversa dal mercato delle vacche. Io sono uno dei primi ad uscire da qui, essendo consulente, ma sarò triste comunque a sentire l'eco del botto da lontano. Lo dico non per rivalsa per la mia precedente dismissione, ma con tutto l'affetto, l'orgoglio professionale, la fedeltà che solo dodici anni di lavoro appassionato possono dare.

18/03/09 Pubblico qui, con qualche giorno di ritardo (mi scuso con il mio ex-collega, ma son successe un pò di cose...) una missiva ricevuta dalla tana del lupo, vale a dire Helsinki, visto che la sede centrale di Nokia siemens Networks è là, che pubblico volentieri, debitamente censurata per garantire la riservatezza.

E' anche una ottima introduzione a quello che verrà nel prossimo futuro nella mia sede, e che riferirò nei prossimi giorni, visto che oggi c'è la prima assemblea sindacale che discute i tagli di personale in Italia.

Ciao,
dopo lungo tempo che seguo i tuoi commenti sul blog tuo e quello degli altri ;-) mi sono deciso a scriverti due righe di ringraziamento, per le interessanti osservazioni di cui scrivi.

Mi presento: mi chiamo UnAltroFregato e vivo in Finlandia da 9 anni, ovvero da quando ho iniziato a lavorare in Nokia, in un dipartimento di R&D di applicazioni server di Helsinki. Seguendo le alterne vicende di quel dipartimento insieme ai miei (ex) colleghi sono finito nel calderone di NSN, tra le speranze di una azienda più focalizzata ai prodotti di rete (con le favoleggiate 'sinergie' Nokia-Siemens), i crescenti dubbi nell'integrazione tra pragmatismo finlandese e gerarchismo teutonico e lo sconcerto nel vedere il top management principalmente interessato a tagliare i costi, ovvero tagliare R&D.

E cosi' dopo solo tre mesi di appartenenza alla compagnia che voleva prendere il posto di re Ericsson, insieme ad altri circa 200 colleghi sono stato 'outsourced' (un altro tipo di 'sinergie'). Tralascio di commentare come la notizia fu ricevuta, visto che molti dei team (che usano metodi agile) si sono trovati dall'oggi al domani spezzati, essendo formati per metà da interni NSN, metà da consulenti TE. Io ho continuato a svolgere (da esterno) le mie mansioni di amministratore di sistemi Unix fino allo scorso dicembre, quando l'intero dipartimento è stato fondamentalmente dichiarato inutile/inappropriato in quanto non si è trovato giustificazione per spese di R&D così elevate, e similmente ingiustificata la spesa per il mio contratto come ultimo esperto rimasto capace fare manutenzione quotidiana sul parco di una cinquantina di server Unix. Il futuro sembra essere decentrare il supporto dei prodotti e gestirlo a livello locale. Bah...

In tutto questo immagino debba ritenermi fortunato, perche' trovandomi presto fuori da NSN (ma ancora con un contratto di lavoro) mi sono risparmiato un bel po' di patemi d'animo...

Bisogna ammettere che il sistema Nokia è molto democratico: si taglia anche in casa propria. Ma il "tutti a casa" non è una soluzione ad un problema: è una condanna.

Ritorna alla home page od al BLOG index