Settimana lavorativa #96

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22/06/06 Ora iniziano le reazioni più "strutturate" dalla base, tipo messaggi in bacheca oppure chiacchere da caffé meno emotive ma più ironiche e salaci.

in bacheca da parte sindacale c'era qualche mugugno sul mezzo utilizzato per pubblicizzare la fusione, una e-mail come si è detto. Sono un discepolo di Mc Luhan (the medium is the message), quindi la cosa non mi urta più che tanto. Sono le parole che alle volte mi danno fastidio, non le mail che le trasportano.

Per il resto, visto che non ci sono altre notizie se non la riduzione del 10%-15% dell'organico in termini generici, tutte le varie dichiarazioni sono forzatamente attendiste, con un'ovvia prevalenza dei pessimisti sugli ottimisti. I primi sperano in tagli limitati, i secondi che a pagare il conto siano altri.

Personalmente la butto sull'ironia, per ora, inutile guastarsi la digestione. Ieri in mensa c'erano wurstel e crauti, ed ad un mio collega ho detto "fra sei mesi solo stufato di renna".

L'estate è la stagione peggiore per cercare un'altro lavoro: rimanderemo al post-ferie. Alla mia età è meglio essere proattivi.

20/06/06 La stampa ha versato fiumi di inchiostro e numerosi bytes via internet per il merge annunciato.

Sui giornali italiani la mia preferenza va al Corriere della Sera e Sole 24 ore.

E' interessante notare che, anche se le borse hanno salutato in maniera estremamente positiva la notizia, non tutti gli analisti si esprimono positivamente, anzi. Sul Sole 24 ore di oggi, edizione cartacea, lo si dice in maniera esplicita: "Un gigantismo poco utile".

Un'altro report non particolarmente positivo lo si può leggere (in inglese) su Light Reading e sul sito fratello Heavy Reading.

Siemens è il parente povero di questa fusione paritetica: Nokia è per fatturato e dimensioni superiore a Siemens nel business ed inoltre Siemens è in perdita o debole attivo. Poi Siemens porta "in dote" 37000 occupati nei 60000 della Joint Venture. Con un calcolo spannometrico se gli esuberi sono calcolati del 10-15% su 60000, è più che lecito aspettarsi che il 70% di questi ultimi si realizzino nella parte ex-Siemens.

E' stato ufficialmente detto che il piano di integrazione verrà ultimato fra sei mesi, quindi vedremo il nuovo padrone cosa vuole realmente fare della baracca entro tale data.

Intanto rivedo il mio copione di tre anni fa tra i miei colleghi. I più navigati sono arrabbiati perché hanno solo da perderci in termini di carriera, quelli più giovani sono disorientati dall'effetto "mazzata" della notizia, ed ancora non hanno le idee chiare. Ma se le faranno...

Di sicuro nei prossimi mesi ci sarà diversa maretta.

19/06/06 Ho sbagliato completamente: la joint venture è stata annunciata. Solo che anziché con Motorola è con Nokia.

Due dispacci di agenzia (Reuters, AFX, entrambi in inglese) ed una mail del nostro ex-capo (Klaus Kleinfeld) ci danno la "bella" notizia.

Cominciamo dalla mail di Kleinfeld, che è la più interessante da un punto di vista corporate:

"I want to share with you this exciting news"

il periodo apre più o meno così..., per aggiungere poi che

"The Fixed Networks, Mobile Networks and Carrier Services divisions of Com will merge with Nokia’s Network Business Group in a 50/50 joint venture"

Per i non esperti, non tutta COM finisce nella joint venture. In particolare chi si occupa di wireless (Wi-Fi) NON rientra nel merge. In pratica il progetto del mio direttore di ricerca e sviluppo, Wi-Max, sembra starne fuori. I miei complimenti al mio ex-capo, ho sempre avuto rispetto della sua abilità.

"The new company will be headquartered in Helsinki, Finland"

Si vede chi comanda veramente...ma ora passiamo a dire quello che NON dice, dai dispacci:

"Nokia Siemens Networks joint venture is expected to create cost savings of 1.5 bln eur annually by 2010, including staff reductions of 10-15 pct from the current combined workforce total of 60,000"

Per quale motivo si fa una joint-venture? In primo luogo pone fuori dal bilancio consolidato di Siemens AG la divisione COM, in secondo luogo si fanno appunto economie e sinergie, che al mio livello significano licenziamenti (per Kleinfeld è roba "exciting").

Non ho idea di chi sopravviverà al merge e chi no, dipende dalla penetrazione di mercato di ciascuna divisione dei gruppi, rapporti politici di forza...di sicuro chi di dovere sa già tutto, noi saremo gli ultimi a saperlo (in senso letterale).

I miei migliori auguri a mestesso ed ai miei colleghi

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