Settimana lavorativa #134

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26/04/07 Una tessera del domino tira l'altra.

Come detto in precedenza, Heinrich von Pierer, ex-CEO della Siemens, ha lasciato il suo incarico giusto ieri.

Nello stesso giorno, anche l'attuale CEO di Siemens, Klaus Kleinfeld, ha detto che non rinnoverà il suo contratto in scadenza, ecco parte della sua mail ai dipendenti:

Siemens is in a unique and difficult situation. While the performance of the company’s businesses is outstanding, we are in the midst of intensive compliance investigations. In times of such challenges, our customers, the capital markets and, above all, you, the employees of Siemens, expect clear leadership more than ever. Clear signs of stability are required – and rightly so. Confidence in Siemens’ management and its ability to keep the company on course over the long term is essential.

The current public discussion regarding the company’s future management is creating uncertainty both internally and externally. Our customers, employees and shareholders rightly expect a clear decision regarding Siemens’ future leadership. However, the Chairman’s Committee of the Supervisory Board has communicated the intention to postpone this decision once again.

Un dettaglio importante è che von Pierer era il maggior "sponsor" nel board di Kleinfeld. E' stato lui a scegliere Kleinfeld come CEO, il suo delfino. Tolto dal gioco lui, Kleinfeld si trova privato nel board di una importante pezza d'appoggio. Pierer è di fatto, il vero "padrone" nel board della Siemens, ed è (era) in grado di condizionarne la direzione ed attività.

Venendo a mancare, Kleinfeld si trova in mezzo al guado "Clear signs of stability are required – and rightly so" per dirla con le sue parole. Meglio quindi uscirne con onore, ed evitare un board possibilemente ostile.

Ma anche con un board non ostile, la situazione non è rosea. Noi poveracci non sappiamo nulla, ma è evidente che lo scandalo tangenti che ha innescato la catena di dimissioni ha radici profonde. Dubito che Kleinfeld abbia parte attiva, ma dubito anche che non ne sappia niente: come in altri casi analoghi, i casi sono due. O non è in grado di manovrare compiutamente la barca, e quindi non è questo grande manager, oppure, molto più probabile, sa, guarda da una altra parte e "business is business".

Motivo in più per evitare rischi. Vedremo anche in quanti giorni troverà un nuovo lavoro, dato che sta lavorando da tempo alla sua uscita, e sarà interessante vedere dove.

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