Settimana lavorativa #6

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09/07/04 Tutto tace, e sono quasi stufo di fare congetture.
Questa pretattica comunque inizia a darmi noia.
08/07/04

La ricerca nel cuore

UOMINI MOBILI

Uomini mobili
La Ricerca dà spettacolo
Dietro lo striscione è diverso?

Oggi sciopero davanti alla sede centrale di Siemens Mobile Communications, quartiere Bicocca. Lo scopo era eminentemente simbolico, dato che l'azienda non ha risposto ad una nostra richiesta formale di informazioni riguardo alle esternalizzazioni in atto ed in potenza (vedi il BLOG di ieri).
Una piccola delegazione è stata ricevuta dal responsabile delle Comunicazioni Aziendali di Siemens Italia. Il responsabile ha sostanzialmente ripetuto la linea aziendale già nota sino ad ora: il processo di esternalizzazione continua secondo programma, senza alcuna variazione.

Mentre la riunione tra il responsabile della Comunicazione Aziendale ed i nostri rappresentanti procedeva, abbiamo intrattenuto la Polizia (erano talmente impegnati dalla nostra protesta che a turno andavano al bar vicino per un caffè), ed alcune televisioni venute a documentare l'accaduto. Inoltre iostesso assieme ad una collega abbiamo rilasciato una intervista per Radio Popolare. Il tutto sotto una pioggia a scrosci.

Valeva la pena, direte voi? Se avete la ricerca nel cuore come noi, sì.

07/07/04 Riassunto delle puntate precedenti. SMC ha comunicato l'intenzione di esternalizzare una parte consistente di persone all'interno della Ricerca & Sviluppo. I gruppi ai quali è stata quantomeno comunicata a livello verbale tale opzione sono quattro.

Quello di cui iostesso faccio parte è il più numeroso (più di trenta persone), ed appartiene all'area di progettazione e sviluppo vera e propria. Un secondo gruppo, leggermente meno numeroso, è invece dedicato alla manutenzione degli apparati che ci permettono di controllare la qualità del nostro lavoro. Un terzo gruppo è dedicato alla produzione della documentazione relativa al prodotto (diverse migliaia di pagine di manuali tecnici), ed è composto da circa dieci persone. Infine un ultimo gruppo, dedicato alla progettazione di reti cellulari per gli operatori privi di una struttura interna dedicata.

Non a tutti è stata notificata la procedura di esternalizzazione. I due gruppi più "semplici", quello legato alla manutenzione ed alla documentazione, hanno ricevuto da poco la notifica ufficiale. Il mio gruppo non fino ad ora, e così pure per la progettazione reti. Verosimilmente ogni gruppo seguirà cammini diversi, e risultati finali altrettanto vari. Altrettanto verosimilmente l'anno prossimo sono in vista altri tagli, anche se non ho alcun elemento in più.

Anni fa, quando la grande bolla tecnologica si era sgonfiata, SMC, a differenza di molti altri illustri competitor, non si era rivalsa si dipendenti se non in misura assai marginale. Ricordo come allora fui orgoglioso di sottolineare questa linea ad i miei amici, e quanto avessi in positiva considerazione il management della casa madre. Oggi il vento è cambiato. Il tempo, il giudice più severo, ci darà il suo responso e se ne è valsa la pena.

06/07/04 Questa volta non vi annoierò con il racconto delle mie esperienze o delle mie riflessioni. So che diversi lettori sono pure dentro il tunnel delle esternalizzazioni, o ci stanno per entrare, e quindi voglio dedicare non al mio caso particolare ma al problema in generale questo spazio.

Ultimamente le esternalizzazioni sono molto di moda. Del resto, essendo il licenziamento quasi impossibile, le esternalizzazioni sono il mezzo più semplice per ridurre il personale, se lo si vuole fare. L'iter è abbastanza consolidato, c'è un inizio, un periodo di transizione più o meno lungo (e doloroso) ed una fine. Come in molte altre cose della vita, si sa quando si inizia, ma non necessariamente si conosce la fine e nemmeno il risultato finale. E' come un gioco, perché del gioco ha tutte le componenti (immedesimazione nel ruolo, incertezza del risultato finale, presenza di fattori aleatori) tranne il divertimento. Proprio per questo motivo, ed anche perché ho accumulato già abbastanza rabbia e delusione, voglio continuare su questa falsariga e proporre il Gioco dell'Oca Esternalizzata.

I giochi, quando li si vuole fare competitivi, sono maledettamente seri. Questo è il più serio di tutti.

Le regole sono quelle del Gioco dell'Oca standard. Ricordatevi sempre una cosa: se il risultato è incerto per voi, è vero anche che è incerto per chi vuole farvi giocare per forza. Seguite bene le istruzioni di ogni casella.

1 Vi comunicano (verbalmente) che vi vogliono esternalizzare. Vi mettete a piangere: andate alla casella 2.
Rimanete a bocca aperta e pensate "no, ancora una volta": avanti 2 caselle.
Vi mettete a ridere istericamente: ricomincia da capo.

2 Asciuga le lacrime, chiedi conforto ad un collega.
Il collega ti dà conforto: avanti 2 caselle.
Il collega non ti dà conforto: scegline un'altro, poi hai tutto il tempo di fargli capire che sbaglia, avanti 2 caselle.

3 Sei già navigato, cinico, psicologicamente preparato, sei un dipendente che crede solo nello stipendio a fine mese, e solo quando arriva, non i giorni prima. Conosci a menadito la legge Biagi:sei un prodotto della selezione naturale del mercato.
Motivi gli altri e gli dai gli input giusti: avanti 5 caselle, poi indietro di 4. Perché? Da qui in poi il gioco lo decidi tu solo in parte.
Stai sulle tue e fai il tuo interesse: esci dal gioco.

4 Chi viene dalla casella 2 porta generi di conforto in ufficio. Chi viene dalla casella 3 conforta chi porta i generi di conforto. Tutti assieme pensate le prossime azioni. Chi viene dalla casella 5 sta zitto e ascolta gli altri.
Vi dividete i compiti, chi si interfaccia col sindacato, chi studia la legge quadro, chi chiede a quello già esternalizzato, chi fa intelligence alla macchinetta del caffè o corrompe (moralmente) la segretaria di direzione. Avanti 5 caselle e poi indietro di 4. Perché? Perchè in parte le informazioni che hai sono false, e devi controllare tutto.

5 Il datore di lavoro attuale ti comunica (verbalmente) alcune informazioni sul tuo futuro datore di lavoro, compresa la ragione sociale.
Ti senti sicuro, e pianifichi alternativamente la ricerca di un nuovo posto di lavoro o l'accettazione della nuova destinazione: ritorni alla 4, perché la parola non vale nulla, e come tale non è determinante. I curriculum poi si spediscono a prescindere.
Non ti senti sicuro, non ti senti tutelato, ti senti comunque usato ed incominci a capire perché i bravi allevatori, prima di portare le bestie al macello, le portano a pascolare all'aperto vicino al mattatoio per abituarle: ritorni comunque alla 4 perché il cinismo non deve conquistarti del tutto. Però pensaci a cosa provano le bestie, è istruttivo.
Da questa casella si esce solo e solamente quando la RSU riceve il mitico pezzo di carta. Vai alla 7 se e quando è il caso. Altrimenti passa alla 6.

6 Pensi (a freddo) a forme di protesta, magari non tradizionali (basta picchetti e volantini con scritto "la lotta di classe" ed "il patronato", non ne posso più).
Scegli forme innovative, tipo sito web: non vale copione!
Non trovi forme di proteste valide: non hai pensato abbastanza. Riprova.

7 Il datore di lavoro attuale ti comunica in forma scritta l'inizio delle procedure di esternalizzazione, ed il tuo futuro datore di lavoro. Ti informi con tutti i mezzi possibili su a)status giuridico b)situazione patrimoniale c) numero *dipendenti a tempo indeterminato* d) area geografica di influenza e) core business f) cerchi contatti all'interno del nuovo datore di lavoro. Con la risposta a queste domande, saprai se si tratta di un licenziamento differito nel tempo oppure di un onesto datore di lavoro che, anche se non sembra, riconosce il tuo buon lavoro passato e ti posa gentilmente in una nuova destinazione. Od una qualsiasi soluzione intermedia.
Trovi la risposta ad a+b+c ma non d+e+f: trova la d, te lo consiglio.
Trovi la risposta ad a+b+c+d ma non e+f: se sei flessibile non ti interessa (per flessibile intendo in giovane età ed onnivoro). Se non sei flessibile, sei in grave rischio.
Trovi tutto meno la f: hai già le chiavi in mano per capire il tuo futuro.

05/07/04 Oggi altra assemblea dei lavoratori. L'impressione che traggo è che mi sembra di vivere in un poema epico, tipo l'Odissea.

Il paragone va al di là di una semplice vicinanza sul dipanarsi della storia, e sul susseguirsi delle avversità che il protagonista deve affrontare. Oltre a questo, ci sono diversi altri punti di contatto. Nel leggere un opera del calibro del classico omerico, è sempre possibile apprezzare più livelli di scrittura: a parte il coinvolgimento emotivo nelle vicende del protagonista è evidente che le prove che Ulisse deve affrontare non sono fini a se stesse, ma parte di un disegno (ed un relativo messaggio al lettore) ben più grande e di valore universale, valido per tutti ed in ogni tempo. Questo è in sintesi, quello che la parola "classico" porta dietro di sè.
Allo stesso modo occorre saper vedere nella nostra Questione più livelli di lettura, ed agire di conseguenza per raggiungere i veri obbiettivi, senza disperdere energie in questioni valide, ma secondarie e subalterne ad un Obbiettivo più grande. L'Obbiettivo rimane la centralità della Ricerca & Sviluppo in un settore, come il nostro, a forte impatto tecnologico. E va bene al di là dei confini della nostra realtà produttiva.
Seguendo il paragone omerico, Ulisse ci insegna pure la strada da seguire: utilizzare l'astuzia e l'intelligenza divenute proverbiali.
Dato che in quest'ultima assemblea ho notato che si stanno formando tendenze massimaliste del tipo "o si fa un accordo con questi termini o faremo la lotta dura", per parlar fuor di metafora, io dico che l'attacco a testa bassa non paga quasi mai. Ulisse alla fine ha ripreso ciò che era suo, anche con metodi non ortodossi ma mai fine a se stessi e comunque subalterni ad un ideale più alto. Senza uno slancio ideale, resta solo la protesta rozza ed inefficace. Calando l'esempio nella nostra realtà,quello che io vorrei ad esempio è che alla prossima manifestazione sia presente uno striscione con questo slogan:

+RICERCA +SVILUPPO

Per SMC Italia esternalizzare significa meno sviluppo, meno potere, immagine più sbiadita. Per l'Italia significa più arretratezza. Per tutti significa una minore motivazione nel lavoro ed una preoccupazione in più, esternalizzati presenti e futuri, dentro e fuori Siemens.

Agli eterni cinici che dicono "il problema sono i soldi, non gli ideali", io dico che in questo mondo che monetizza tutto, persone incluse, anche gli ideali e la faccia hanno un costo, più alto che non si pensi. Basta solo trovare i metodi giusti per farlo capire.

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