23/12/04 |
Come ogni anno, da quando ho una e-mail, distribuisco una poesiola con gli auguri.
Quest'anno è un poco triste, date le varie vicissitudini, di solito le scrivo
molto divertenti, ma ha avuto comunque successo fra i colleghi.
Questo è un Natale speciale,
non che in genere sia banale
Ma speciale è la nostra situazione
tanta è la mia e vostra attenzione
Non cadiamo nell'eccessivo cinismo
e nemmeno nel troppo allarmismo
Questo Natale forse è l'ultimo insieme
ed io voglio dirvi quello che mi preme
Con alcuni di voi sono stato molto bene
con altri con un poco di brutte scene
Con alcuni avrei voluto qualcosa di diverso
nonostante questo il rispetto non l'ho perso
Dalle brutte esperienze non fatevi guidare
ma dalla volontà e dalla capacità di amare
Nella gioia e nei tempi duri
Auguri, auguri, auguri!
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20/12/04 |
E' un anno speciale per Siemens, per molti versi. La direzione aziendale stessa ne è
consapevole, ed ha messo in cantiere diverse iniziative, oltre alla citata ristrutturazione che
ci ha coinvolti, per rendere più partecipe la base delle scelte e della mutata politica
aziendale.
In quest'ottica è lodevole ad esempio l'iniziativa di devolvere in beneficienza, precisamente per
una scuola ad Addis Abeba, quanto i dipendenti vorranno versare sottraendolo dalla propria busta
paga più un contributo aziendale uguale al doppio della somma versata dal dipendente.
Oltre a questo, e contrariamente alle abitudini aziendali, di norma l'azienda
non distribuisce regalie in periodo natalizio, ci è stato donato un gioco di società. In effetti
non è un classico regalo natalizio, quanto nelle intenzioni un modo per riflettere sulla
mutata realtà e porre l'accento su quello che dovrà essere la nuova filosofia aziendale.
Il gioco infatti non si vince individualmente, ma come parte di un gruppo. E' un modo per
sottolineare che l'azienda in tempi difficili deve essere maggiormente coesa, se vuole
aumentare le possibilità di successo e minimizzare i rischi.
Il gioco fra l'altro è stato inventato da un dipendente
italiano, e penso venga distribuito a tutti i dipendenti delle diverse divisioni che sono
state toccate dalla recente ristrutturazione.
Come è facilmente comprensibile, chi ha vissuto dalla parte del ramo considerato secco la
ristrutturazione non ha particolarmente gradito l'operazione. Da qui è nata l'iniziativa
di restituire al mittente tale gioco in segno di protesta.
Capisco bene chi non si senta di accettare tale dono: se me lo avessero consegnato solo
quattro mesi fa penso avrei fatto la stessa cosa. E' una reazione emotiva, ed in questi
termini la considero comprensibile. Però oggi ho smaltito la reazione emotiva, ed ho una
visione più razionale.
Per me questo gioco è da considerarsi alla stessa stregua di un
qualsiasi regalo natalizio: può piacere oppure no, ma non si restituisce. Io non l'ho
ancora provato, lo collauderò a Natale, ma sono dell'idea che anche se non mi piacerà,
troverò qualcuno a cui farà piacere e lo donerò a lui.
E' difficile che un'idea sia da buttare: spesso non si trova il modo giusto di applicarla
o di venderla. Ci vorrebbe una borsa delle idee nella intranet. Da leggere e meditare.
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