Settimana lavorativa #26

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23/12/04 Come ogni anno, da quando ho una e-mail, distribuisco una poesiola con gli auguri. Quest'anno è un poco triste, date le varie vicissitudini, di solito le scrivo molto divertenti, ma ha avuto comunque successo fra i colleghi.

Questo è un Natale speciale,
non che in genere sia banale

Ma speciale è la nostra situazione
tanta è la mia e vostra attenzione

Non cadiamo nell'eccessivo cinismo
e nemmeno nel troppo allarmismo

Questo Natale forse è l'ultimo insieme
ed io voglio dirvi quello che mi preme

Con alcuni di voi sono stato molto bene
con altri con un poco di brutte scene

Con alcuni avrei voluto qualcosa di diverso
nonostante questo il rispetto non l'ho perso

Dalle brutte esperienze non fatevi guidare
ma dalla volontà e dalla capacità di amare

Nella gioia e nei tempi duri
Auguri, auguri, auguri!

22/12/04

20/12/04 E' un anno speciale per Siemens, per molti versi. La direzione aziendale stessa ne è consapevole, ed ha messo in cantiere diverse iniziative, oltre alla citata ristrutturazione che ci ha coinvolti, per rendere più partecipe la base delle scelte e della mutata politica aziendale.

In quest'ottica è lodevole ad esempio l'iniziativa di devolvere in beneficienza, precisamente per una scuola ad Addis Abeba, quanto i dipendenti vorranno versare sottraendolo dalla propria busta paga più un contributo aziendale uguale al doppio della somma versata dal dipendente.

Oltre a questo, e contrariamente alle abitudini aziendali, di norma l'azienda non distribuisce regalie in periodo natalizio, ci è stato donato un gioco di società. In effetti non è un classico regalo natalizio, quanto nelle intenzioni un modo per riflettere sulla mutata realtà e porre l'accento su quello che dovrà essere la nuova filosofia aziendale.
Il gioco infatti non si vince individualmente, ma come parte di un gruppo. E' un modo per sottolineare che l'azienda in tempi difficili deve essere maggiormente coesa, se vuole aumentare le possibilità di successo e minimizzare i rischi. Il gioco fra l'altro è stato inventato da un dipendente italiano, e penso venga distribuito a tutti i dipendenti delle diverse divisioni che sono state toccate dalla recente ristrutturazione.

Come è facilmente comprensibile, chi ha vissuto dalla parte del ramo considerato secco la ristrutturazione non ha particolarmente gradito l'operazione. Da qui è nata l'iniziativa di restituire al mittente tale gioco in segno di protesta.

Capisco bene chi non si senta di accettare tale dono: se me lo avessero consegnato solo quattro mesi fa penso avrei fatto la stessa cosa. E' una reazione emotiva, ed in questi termini la considero comprensibile. Però oggi ho smaltito la reazione emotiva, ed ho una visione più razionale.

Per me questo gioco è da considerarsi alla stessa stregua di un qualsiasi regalo natalizio: può piacere oppure no, ma non si restituisce. Io non l'ho ancora provato, lo collauderò a Natale, ma sono dell'idea che anche se non mi piacerà, troverò qualcuno a cui farà piacere e lo donerò a lui.

E' difficile che un'idea sia da buttare: spesso non si trova il modo giusto di applicarla o di venderla. Ci vorrebbe una borsa delle idee nella intranet. Da leggere e meditare.

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