Altri esami, ma di vita! (#211)

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13/11/08 Oggi è l'ultimo giorno di lavoro per i miei ex-colleghi di Siemens Informatica: come dissi un paio di mesi fa, la tanto temuta letterina di Cassa Integrazione (a zero ore) è arrivata e notificata a tutti e undici i miei colleghi che lavorano qui con me in Nokia Siemens.

Niente scatole di cartone in dotazione per togliere le proprie cose dall'ufficio, come è di moda in USA. In questo il clima è ancora un poco migliore. Ma altre perdite di posti di lavoro in campo tecnologico, come il caso Motorola a Torino. Di questo tutti quanti dovrebbero esserne dispiaciuti: se seduti sul ramo di un albero vediamo qualcuno che sega il tronco, io penso che chiunque ne sia colpito, presto o tardi!

Tempo di saluti, purtroppo. Dopo tanti anni assieme, è sempre triste vedere andare via così, alcuni colleghi con cui, nel bene e nel male, hai condiviso tante esperienze. E fa ancora più male sapere che è per colpa della insipienza ed incapacità del management Siemens: tutti i miei colleghi sono professionisti rispettati.

Non è giusto!

10/11/08 Amadeus Amadeus, Rock me Amadeus... La suoneria del mio cellulare mi risveglia dalla estrema attenzione allo studio del mio nuovo progetto (eh, già dal Femto Gateway passerò al Media Gateway...).

Una voce calda mi chiede se io sono xxxx YYYY, alias il mio nome e cognome. Io rispondo, con un certo timore che sia l'ennesima richiesta di mercato o offerte commerciali varie.

- "Buongiorno, la chiamo perché lei è risultato compatibile nel MDB, il database che raccoglie i dati riguardanti i donatori di midollo osseo".

(attimo di mancamento) - oh, ma è stato tanti anni fa... - "Si certo, la sua scheda è del 1990" - mi risponde la voce calda dall'altra parte, che si qualifica come medico dell'unità ematologica dell'ospedale Luigi Sacco. "Sua madre mi ha dato il suo numero di cellulare (meno male che non ho cambiato numero di casa nel frattempo NdA)"

- "Sarebbe disposto a fare un secondo prelievo per determinare la compatibilità del suo midollo sul nostro paziente? Mi servirebbe una risposta rapida per favore, magari per domenica mattina? Devo programmare tutto sa, e c'è una certa urgenza..."

"Ehm, si certo, domenica a che ora? E dove?" - la voce calda mi snocciola tutti i dati: "Se arriva entro le 11, io sono là".

Domenica, cioè ieri, arrivo alle 10.30 all'unità ematologica e conosco il volto dietro alla voce calda: una persona matura, con una gran zazzera di capelli bianchi, modi gentili e sensibile, che risponde alle mie domande. E mi ringrazia tantissimo che abbia fatto tutta quella strada per 10 minuti di prelievo di due provette da 14cc.

Mentre mi viene fatto il prelievo discutiamo dei dettagli della cosa. Non è detto che sia compatibile, so che è assai raro, e che ho passato il primo livello di compatibilità: ora vedremo se questa è totale e quindi se potrò donare il mio midollo ad un paziente che altrimenti ha il destino segnato.

Alla fine si arriva a parlare di come sono entrato nel "sistema", e glielo dico: un mio compagno di classe, a venti anni e rotti, si è ammalato di leucemia ed è morto in sei mesi (per mancanza di donatori compatibili). Sinceramente addolorato, il dottore dai gran capelli bianchi mi ha stretto la mano, ed io gli ho risposto "spero di essere utile a qualcuno".

Lo saprò presto.

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