Settimana lavorativa #118

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15/12/06 Qualche giorno fa si era detto informalmente che i tempi della fusione fra Nokia e Siemens sarebbero slittati, ma senza addurre motivazioni particolari.

Oggi il comunicato ufficiale: tutto rimandato al prossimo quadrimestre fiscale!

Il motivo scatenante è lo scandalo di tangenti che sta facendo un macello alle alte sfere della Siemens AG, la capogruppo tedesca. In queste pagine non ho finora citato questo scandalo, in parte perché non mi piace speculare sulle cose facili, tipo appunto tangenti e corruzioni facili, cui peraltro noi italiano siamo molto abituati. Ora è tempo di darne adeguata copertura, visto gli effetti.

Tutto comincia con una denuncia sull'utilizzo di presunti fondi neri in due differenti transazioni effettuate da Siemens AG negli anni scorsi. Una in Italia, per l'acquisto da parte di Siemens COM di Italtel, o meglio della parte di telefonia mobile della stessa, visto che il resto è stato dismesso (e più di uno si è pentito, visto che ora Italtel naviga in ottime acque). L'altra per una acquisizione in Austria.

In Italia il giro di soldi è avvenuto da parte di ex-dirigenti Siemens verso un faccendiere dal passato assai dubbio, già inquisito per altre faccende, e pare, sottolineo pare, abbia giocato un ruolo non secondario nel successo della transazione. Quello che è certo è che una certa somma è passata dal conto corrente controllato da un dirigente Siemens alle tasche di questo signore.

Seguendo il corso dei soldi, si è visto che a) quei soldi venivano da un'altro conto corrente, ben più consistente, che veniva usato in altre transazioni poco chiare b) che più di un dirigente Siemens aveva accesso a questo conto. La vicenda si allarga, e porta prima a diversi avvisi di garanzia verso dirigenti Siemens, poi all'interrogatorio da parte tedesca del nostro AD Kleinfeld che deve essere stato abbastanza umiliante, ed all'arresto di due (per ora) ex-dirigenti Siemens, tra cui, vedi caso, il nostro ex-capo divisionale di Siemens COM.

L'imbarazzo è montato come la panna, tanto che sia Kleinfeld sia il vero padrone di Siemens, von Pierer, hanno emesso un comunicato congiunto che diceva in sintesi "collaboriamo attivamente con la magistratura per dimostrare che Siemens è estranea a certe pratiche illegali".

La cosa evidentemente sta scappando di mano: Nokia ha chiesto uno stop alla fusione con Siemens COM. Ufficialmente il comunicato è come detto, congiunto, cioè "sia Nokia che Siemens sono d'accordo nel rinviare fino al completamento del processo di review delle attività sotto inchiesta". Per amor di precisione il testo esatto è "Nokia and Siemens intend to adjust their agreements in order to have Siemens conduct an appropriate compliance review prior to closing of the transaction.".

E' altresì ovvio che Nokia ha detto nell'orecchio a Siemens "questa storia ci dà molto fastidio", ed ha imposto uno stop. Non so quanto Kleinfeld sia in grazia al board, ma ultimamente non ne combina una giusta. Questo colpo è grosso: per un quadrimestre il bilancio verrà "appesantito" di una attività che si voleva dismettere.

I mercati riterrano Siemens meno affidabile, e Siemens ha una grossa reputazione in merito. E' un asset fondamentale, ed infatti i massimi livelli, poco inclini a piegare la testa ed a giustificare il proprio operato, distribuiscono mail a tutti i dipendenti cospargendosi il capo di cenere.

Qualcuno pagherà per questo, e non solo chi vedrà il sole da una finestra con le sbarre.

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