Settimana lavorativa #114

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15/11/06 Come promesso, oggi riferisco della sessione pomeridiana del Siemens Town Meeting di ieri l'altro, dedicata ai (poveri) lavoratori SBS/Siemens Informatica.

A presiedere il COO, Fabio Primerano. Lo scorso anno mi ricordo che in un incontro, Vincenzo Giori (AD di Siemens SpA e nostro AD pro-tempore) aveva detto le testuali parole: "in Siemens Informatica esiste un problema etico".

Il che, tradotto dal Business-ese, significa che si fanno (o facevano) operazioni finanziariamente poco trasparenti per occultare le motivazioni e strategie reali.

Durante l'incontro Primerano ha illustrato il cambio di struttura aziendale e in particolare, i motivi per cui ha deciso tali cambi. Un tipo di (mal)gestione era il classico "gonfio il fatturato e le spese" in modo da far vedere in apparenza una buona performance, mentre in realtà si diminuisce la redditività. Od aumenta i debiti nel caso specifico: 20 milioni di euro in due anni bruciati a questa maniera.

Un'altra operazione poco corretta (uso un eufemismo) è l'allocazione delle risorse: il trucco è ricorrere a contrattisti a progetto esterni, pagati poche lire, e non occupare le risorse interne disoccupate se non addirittura in mobilità, come nel nostro caso. In questo modo il PM può prendere il bonus per raggiungimento del target con minor spesa, mentre l'azienda paga il consulente esterno e l'impiegato disoccupato che avrebbe potuto fare il lavoro. Furbetti vero?

Il COO ha detto durante il meeting, per tre volte presenti i PM, "il free lunch è finito", tradotto: avete finito di fregare i soldi dalla cassa. Adesso quello che mi manca di capire è quanto sono forti quelli che prima fregavano ed adesso saranno scontenti, e metteranno tutti i bastoni possibili nelle ruote. Perché i soldi in più gratis fan sempre gola.

Vediamo.

14/11/06 Ieri è stato tenuto il Siemens Town Meeting, alla Fiera di Milano "vecchia", ufficialmente FieraMilanoCity.

Dato il numero di persone coinvolte (diverse centinaia) gli spazi debbono essere per forza di cose ampi.

La mattina era dedicata alla (ampia) prolusione di Vincenzo Giori, un paio d'orette buone, per tutti i dipendenti di Siemens Italia, illustrando su quali linee Siemems mondo ed Italia in particolare si muoverà.

Nulla di nuovo, o quasi nulla per chi legge la stampa specializzata: quanto è stato detto è grosso modo identico al press kit dato alla stampa a Berlino in Germania la scorsa settimana, il quale ricalca per altro analoghe informazioni date all'inizio dell'anno.

Più interessante la parte specifica alla localizzazione italiana. Con la cessione di COM e la creazione della Nokia-Siemens con la fusione, Siemens Italia perde un asset molto pesante: il 30% del fatturato svanisce con un tratto di penna. E con essa anche buona parte delle industrie manifatturiere targate Siemens: ora Siemens SpA è una entità commerciale con qualche piccola ditta italiana acquisita nel campo dell'automazione. In pratica: l'Italia diventa da terzo partner mondiale di Siemens a moolto meno.

Evidentemente per compensazione, la casa madre ha lasciato aperta la strada delle nuove acquisizioni, ma stiamo parlando del gigante che si compra ditte piuttosto piccole. A proposito di acquisizioni, una di questa ha già mietuto vittime: la Nuova Magrini Galileo. Dopo l'acquisto, Siemens ha acquisito portafoglio clienti e prodotti ed ha spostato la produzione ad un'altra società del gruppo, e liquidato l'asset acquisito. Ovviamente lasciando per strada un poco di gente.

Nel pomeriggio invece, la riunione dedicata ai poveracci di SBS/Siemens Informatica doved io lavoro. Dato che ci sono molte cose interessanti da dire, ne parlerò diffusamente domani.

Povera Siemens Italia, sei cambiata parecchio.

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